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Il panettone di Centumbrie parla napoletano: ricetta e video

C’era una volta un milanese (il panettone), un perugino (il polo produttivo Centumbrie) e un napoletano (lo chef stellato).

Potrebbe iniziare così l’avventura natalizia intrapresa dalla famiglia Cinaglia, proprietaria del progetto Centumbrie che ha ingaggiato lo chef stellato e personaggio televisivo, Gennaro Esposito della Torre del saracino di Vico Equense, per elaborare una capsule collection firmata appunto dal noto chef.

“In realtà – spiega Miriam Cinaglia, designer e ideatrice dell’ambizioso progetto familiare – i tre panettoni elaborati dallo chef per noi rappresentano solo un assaggio della collaborazione che abbiamo avviato. Esposito curerà anche la proposta food dell’Evo bistrot, al momento chiuso che riaprirà con una proposta più curata e contemporanea”.

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“Il mio intervento non stravolgerà l’anima attuale del bistrot – fa eco lo chef Gennaro Esposito – che resterà un luogo per ogni momento della giornata e per diverse tipologie di clientela: si potrà decidere di consumare un singolo piatto durante la pausa pranzo o un’intera cena con amici in un ambiente rilassante.

Il filo conduttore è l’eccellenza delle materie prime autoprodotte da Centumbrie un’azienda che parte da una visione ambiziosa poi concretizzata, visione che ho condiviso totalmente. I panettoni sono solo un’occasione per presentare la collaborazione che sarà molto articolata fino ad arrivare ad una proposta fine dining alla quale stiamo già lavorando”.

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I PANETTONI FIRMATI

Sono tre i lievitati ideati e realizzati con le materie prime prodotte da Centumbrie, presentati durante un evento lunedì 21: tradizionale, ai frutti di bosco, mandarino e cioccolato.

L’AZIENDA

Il progetto nasce solo quattro anni fa ad Agello, un luogo riqualificato dalla famiglia Cinaglia, originari dell’Umbria, grazie alla realizzazione di un frantoio di ultima generazione, un evo bistrot, già presente nella guida Gambero Rosso come il bar-pasticceria premiato come migliore bar del 2022, un molino, una panetteria e poderi dove coltivano legumi e allevano animali, un orto e casali ristrutturati per l’ospitalità lungo il lago Trasimeno.

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