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La Collegiata di Bettona: un luogo santo nato agli albori del Cristianesimo

Crispoldo, nativo di Gerusalemme, é uno dei 70 discepoli che nell’anno 58 fu inviato in Italia da Pietro a predicare il Cristianesimo.

Giunto in Umbria, a Bettona, operò dei miracoli. Fu consacrato vescovo di Bettona da san Brizio, che era vescovo di Massa Martana.

La dove il Santo fece il suo primo miracolo sorge la Collegiata di Bettona. Affacciata su piazza Cavour, il Duomo (la Collegiata é il Duomo) é in pieno centro storico (guarda qui altre foto).

L’interno presenta una navata unica e sette altari, quello maggiore risale al 1590 ed è opera di Cruciano Egiduzio, che realizzò anche il ciborio mentre l’anno precedente, precisamente il 17 aprile 1589 stando a quanto riportano i documenti, erano stati ricoperte di calce numerose pitture medievali giudicati vecchie dall’arciprete (il modernismo ha radici lontane).

Nel 1797 accanto alla chiesa fu costruita una collegiata grazie alla cessione dei beni delle quattro confraternite e di tre chiese rurali.

Un restauro ad opera dell’architetto Giovanni Cerrini, durato dal 1803 al 1816 ha conferito alla Collegiata di Bettona il suo attuale aspetto neoclassico.

L’interno è a navata unica con pianta a croce greca e sette altari.

Nel primo altare di sinistra si ammira un olio su tela raffigurante le Nozze Mistiche di Santa Caterina d’Alessandria , opera di un pittore umbro a cavallo tra XVI e XVII secolo, proveniente dalla chiesa del convento di Santa Caterina.

Nel secondo altare, posto in corrispondenza del braccio di sinistra, ove si apre una porta che da sulla piazza, si ammira un magnifico Crocifisso trecentesco, probabilmente utilizzato per le celebrazioni del Venerdì Santo.

 Il terzo altare della parete sinistra, raffigura la Madonna col Bambino assisa su una nuvola tra gli angeli, ai suoi piedi San Crispolto orante.

L’altare maggiore è adornato da un ciborio finemente realizzato dal bettonese Cruciano Egiduzio, da un lato si legge la scritta: CRUCIANUS EGIDUTIUS BITTONIENSIS . OPI : FEX : 1590 .

Il terzo altare della parete destra è ornato da una tela raffigurante la Sacra Famiglia .

Nel secondo altare di destra una Madonna col Bambino ei Santi Giacinto, Liborio e Domenico , opera di un pittore umbro della metà del XVII secolo.

Il primo altare di destra mostra una tempera su tela raffigurante la Madonna del Rosario , opera del fiorentino Bernardo di Girolamo Roselli, pittore attivo intorno alla seconda metà del secolo XVI.

A destra dell’ingresso, la gotica cappella di Santa Rita è ciò che rimane dell’antica chiesa.

In due nicchie ricavate nella controfacciata sono allocate le statue di San Giuseppe , già in San Crispolto, opera di un artista romano acquistate nel 1667 a Roma da fra Francesco Breccia, e Sant’Antonio Abate , anch’essa proveniente da San Crispolto, opera di un artista umbro dell’inizio del XVII secolo.

Il patrimonio artistico e l’evoluzione in epoca medievale

Diverse opere provenienti da Santa Maria Maggiore arricchiscono oggi il Museo della Città di Bettona, museo composto da due palazzi: Palazzo del Podestà e Palazzo Biancalana.

Il primo fu edificato nel 1371 nell’ambito della ricostruzione della città ordinata dal cardinale Albornoz, il secondo, ottocentesco, era una dimora nobiliare dallo stile neoclassico.

La collezione, legata alla storia locale, include due distinte sezioni: una archeologica ed una pittorica.

Si segnalano il Sant’Antonio di Padova e la Madonna della Misericordia con i santi Stefano, Girolamo e committenti di Pietro Vannucci detto il Perugino, due preziosi corali miniati trecenteschi, il San Michele arcangelo di Fiorenzo di Lorenzo, l’Adorazione dei pastori di Dono Doni, la Madonna in gloria e santi di Jacopo Siculo, un tabernacolo con Cristo ed Evangelisti attribuito a Domínikos Theotokópoulos meglio noto come El Greco, i Santi Pietro e Paolo di Giuseppe Ribera detto lo Spagnoletto.

Delle meraviglie assolute, imperdibili, un luogo di un fascino incredibile, con opere all’ altezza dei migliori musei del mondo.

L’abside decorato da Gerardo Dottori

Ma tornando alla Collegiata di Bettona, vorrei porre l’attenzione ad un autore Umbro straordinario, ma troppo spesso passato in secondo piano per questioni ideologiche. 

L’abside affrescata nel 1939 dal pittore futurista Gerardo Dottori, é un unicum, ed é un opera meravigliosa, vale la pena da sola il viaggio, vi consiglio di sedervi, pregare ed ammirare la forza espressiva del Dottori, che riesce sapientemente a trasmettere nella sua pittura tradizione e contemporaneità. Bettona ha altre meraviglie e recenti scoperte, uno dei luoghi più belli dell’Umbria.

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