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“L’Umbria dei formaggi”, premiate 12 aziende: ecco chi sono

Sono 12 le aziende della regione a cui è stato riconosciuto il premio qualità nella rassegna ‘l’Umbria dei formaggi’.

La premiazione avverrà il 18 novembre alle 10 presso la Sala Rossa della Camera di commercio dell’Umbria, a Perugia, e saranno comunicati anche i 20 formaggi che hanno superato il punteggio di 75/100. 

Latte e quindi formaggio provengono esclusivamente dal territorio regionale. I campioni di formaggio prodotti sono stati anonimizzati e poi esaminati il 27 ottobre da una giuria di esperti.

Il 3 novembre il pubblico ufficiale ha tolto ‘l’anonimato’, riconducendo il codice identificativo allo specifico prodotto e all’azienda produttrice.

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Quasi due terzi dei formaggi ammessi a partecipare alle fasi finali della rassegna hanno superato la soglia dei 75/100. 

Umbria dei formaggi: le aziende premiate

Le aziende agricole che hanno ottenuto il premio qualità sono: Solana (Perugia), Alfina di Marceddu e C. (Castel Viscardo), Brandimarte Maurizio (Norcia), Fattoria del Monte Puro (Foligno), Febbi Giuseppe (Norcia), Le Terre di Quarantotti (Norcia), Pasqua Andrea (Acquasparta), Rossi Rita (Cascia), Salvatori Celestino (Norcia), Tabarrini Marco (Montefalco), caseificio l’Arte del Pastore (Cascia), Gruppo Grifo Alimentare (Perugia). 

Molto nota e spesso citata, é la famosa frase di Calvino “dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo,  prati profumati d’aromi al sole, ci sono diversi armenti con le loro stabulazioni e transumanze.

Ci sono inoltre segreti di lavorazione tramandati nei secoli, non solo ci si deve ricordare che i formaggi non sono tutti uguali ma ci possono essere molti fattori che ne influenzano la diversità.

Quindi, se la diversità è l’effetto, e i pascoli o la tecnica ne sono la causa, dalla degustazione potremmo risalire alla cause che hanno determinato le differenze.

Descrivere un formaggio, partecipare alla degustazione, conoscere le emozioni sulle note del suo gusto non é facile.

Non è questione di scegliere il proprio formaggio ma d’essere scelti.

C’è un rapporto reciproco tra formaggio e degustatore: ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo d’attrarlo, con una sostenutezza o granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono.

Dentro c’è la sapienza e l’amore dei produttori, che donano note odorose, gusto, struttura, ci raccontano un prodotto unico.

Assaporando i prodotti umbri ci troviamo di fronte ad una fotografia senza didascalia, riusciamo ad ammirare un bel paesaggio ed ottenere una scala di colori dettati solo dal gusto.

L’Umbria entra dentro ai suoi prodotti, li ricolma della spiritualità che le é intrinseca, e quando li assaggiamo in noi entra la magia del Divino.

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