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Elezioni comunali a Todi, Ruggiano cerca la conferma: perché può vincere ancora

elezioni comunali a todi

Elezioni comunali a Todi, il 12 giugno Antonino Ruggiano cerca la conferma della fascia di primo cittadino. Per l’esponente di Forza Italia sarebbe il terzo mandato da sindaco.

Quella di Todi è la città più importante della provincia di Perugia al voto nel 2022 e l’unica sopra i 15 mila abitanti (al voto ci sono anche Deruta, Cascia e Valtopina). A fronteggiarsi ci sono il sindaco uscente Antonino Ruggiano, Floriano Pizzichini e Fabio Catterini.

Chi è Antonino Ruggiano

Antonino Ruggiano, avvocato, è nato a Perugia il 13 marzo 1970 e da giovanissimo ha iniziato l’attività politica nelle fila del Msi e poi An. E’ stato sindaco dal 2007 al 2012 (primo sindaco di Alleanza Nazionale in Umbria), perdendo nel 2012 il ballottaggio con Carlo Rossini (Pd), dopo aver conquistato il 47,62% dei voti. Rieletto sindaco nel 2017 (50,17% al ballottaggio), si candida a guidare Todi per la terza volta. Ha avuto diversi incarichi di partito tra An, Pdl e Forza Italia; è anche presidente in carica dell’Auri. (clicca qui per leggere il suo curriculum)

Le liste della coalizione “Todi nel cuore”

Cinque le liste a sostegno del primo cittadino uscente, che ha detto di voler vincere al primo turno queste elezioni comunali a Todi:

Forza Italia: Aluigi Annalisa, Baglioni Elena, Buccione Agnese, Ciani Mario, Ciucci Ilaria, Gimignani Stefano, Maglione Luca, Marta Alessia, Moretti Gianluca, Patalini Riccardo, Petrini Vania, Pianigiani Carlo, Primieri Moreno, Seccaroni Luca, Sordini Filippo, Trappolini Alessandro.

Fratelli d’Italia: Claudio Ranchicchio, Raffaella Pagliochini, Daniele Baiocco, Fabrizio Baffoni, Cristina Cruciani, Francesca Dominici, Maria Camilla Farnesi, Giovanna Fortunati, Leonardo Manni, Nazzareno Menghini, Luca Perugini, Eleonora Presciuttini, Nadia Proietti, Rachele Prosperi, Giorgio Teneroni, Simone Mecarelli.

Lega:  Claudia Orsini, Luca Berardi, Emanuele Brustenga, Paolo Budelli, Alberto Camilli, Michela Casagrande, Francesco Gallo, Romina Longhi, Marcella Mercuri, Alessandro Morcellini (conosciuto come Momo), Davide Presciuttini, Alessio Quaglietti, Paola Rondolini, Raffaella Rossi, Vincenzo Supino, Sauro Zara.

Per Todi con Ruspolini: Adriano Ruspolini, Giovanna Ferri, Enzo Boschi, Maikol Temperoni, Giulia Egizi, Valeria Sargeni, Fabrizio Salerno, Luciana Farinelli, Annalisa Breschi, Stefano Fichi, Massimo Antonelli, Giuseppe Rosati, Michele Serrani, Annalisa Marchetti, Bruno Cuccagna, Oliviero Bocchini.

Todi Tricolore: Andrea Nulli, Luca Bernacchia, Luigi Bigaroni, Monia Boncio, Giovanni Chiappalupi, Letizia Epifani, Leonardo Mallozzi, Natascia Paolucci, Anna Maria Papiani, Roberto Pericolini, Johnny Presciuttini, Maria Letizia Raffaelli, Federica Rascelli, Marino Testasecca, Sara Giuseppina Torresani, Lorenzo Torrigiani.

Perché Ruggiano può vincere

Ruggiano può essere riconfermato per diversi motivi. Sin dalla sua prima candidatura ha saputo unire attorno a sé tutte il centrodestra tuderte, spesso frammentato in passato. Ha vinto due volte su tre, quando si è candidato sindaco, perdendo nel 2012 più per il “vento” nazionale sfavorevole al centrodestra (dopo la fine dell’ultimo governo Berlusconi e l’avvento di Monti) che per demeriti propri. E’ inoltre riuscito a confermare intorno a sé quasi tutta la squadra di questi anni, i partiti e gli amministratori uscenti, coagulando anche forze eterogenee, se prese singolarmente. Infine, i suoi sfidanti si sono presentati solo poche settimane prima del voto e hanno un passato politico di basso profilo (nel caso di Catterini) e di posizioni altalenanti (nel caso di Pizzichini, già presidente del consiglio tra il 2007 e il 2012, ruolo attribuitogli in seguito all’apparentamento con Ruggiano nel ballottaggio del 2007, salvo poi trovarsi all’opposizione nell’attuale consiliatura).

Tutti elementi, questi, che possono far pendere il piatto della bilancio per Ruggiano, che ha sempre goduto di un buon sostegno popolare, manifestando un attaccamento e un amore viscerale per la sua città, riuscendo a mantenere buona parte degli impegni presi con gli elettori a tutte le scadenze elettorali.

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